C’è dimissione affrettata o impropria quando il paziente è dimesso dall’ospedale senza che le sue condizioni di salute si siano stabilizzate. Le dimissioni sono improprie non solo quando il quadro clinico del paziente non è stabilizzato, ma anche quando non ci sono le condizioni per proseguire le cure a domicilio o presso altro luogo di ricovero in caso di previsto trasferimento.
Per la tutela del diritto e l’invio del ricorso scritto rivolgersi ai nostri Punti Salute sul territorio.
Procedimento della dimissione protetta?
Il paziente o i suoi familiari vengono informati dal personale di reparto della prossima dimissione dalla struttura sanitaria sanitaria. È fondamentale che il medico ospedaliero referente per il caso spieghi ai familiari le cure e l’assistenza di cui avrà bisogno il paziente dopo la dimissione e quale percorso di dimissione protetta si intenda concretamente attivare, così da permettere allo stesso paziente e/o alla famiglia di valutare se vi siano le condizioni necessarie per dimetterlo, oppure:
• sussistono motivi che impediscono la continuazione delle cure e l’accudimento del paziente dimesso al domicilio;
• mancano tempi e condizioni per organizzare il suo trasferimento in una struttura della rete territoriale.
Per tali motivi, fatto un primo tentativo senza esito di dialogo con il medico responsabile del reparto, il paziente o un suo familiare possono formalizzare per iscritto opposizione alla dimissione in base all’articolo 14, comma 5 del D.Lgs.
30 dicembre1992 n. 502 , con:
richiesta di continuità diagnostica e terapeutica o, in subordine,
richiesta di individuare una diversa struttura sanitaria nel territorio, sia essa una struttura per cure intermedie, un centro di riabilitazione, un ospedale di comunità oppure, secondo bisogno, una struttura di lungodegenza, o il trasferimento in altra struttura idonea.
Il ricorso in opposizione deve essere inoltrato alla Direzione dell’ospedale e al Direttore generale dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST), interessando del caso anche il Responsabile dell’Ufficio di Pubblica Tutela dell’ASST.
Per questo è necessario rivolgersi ai Punti Salute presenti sul territorio.